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L’IMPIANTO ANTIFURTO

Un impianto antifurto ha 3 principi fondamentali alla sua base:

  • rilevare
  • segnalare
  • dissuadere

Ogni sistema antintrusione è composto da una rete di dispositivi che monitorano in modo costante l’ambiente e riporta all’istante le anomali che riscontra.


Quali sono le componenti principali di un impianto antifurto?

  • Centrale di controllo: è il cervello dell’impianto. Riceve e interpreta i segnali dei sensori e attiva poi gli allarmi
  • Sensori volumetrici e perimetrali: sono i dispositivi che rilevano movimenti sospetti, intrusioni o vibrazioni sia all’interno dell’edificio che nel perimetro esterno
  • Contatti magnetici: vengono applicati sui serramenti, le porte, le finestre e anche i portoni basculanti: quando un serramento viene aperto avvertono all’istante la centrale di controllo che attiva l’allarme
  • Sirene e lampeggianti: hanno una funzione di deterrenza immediata, avvisando le persone all’interno dell’edificio o nelle immediate vicinanze di eventuali intrusioni
  • Combinatori GSM/IP e app di supervisione remota: notificano l’allarme in tempo reale a utenti, centrali operative o portinerie.

L’impianto antifurto può essere facilmente integrato con altri impianti speciali come l’impianto di videosorveglianza, il controllo accessi, o i sistemi di rivelazione fumi o gas, creando così un ecosistema di sicurezza completo e coordinato.

 

Quanti e quali tipi di impianto antifurto ci sono?

La scelta del sistema più adatto dipende dall’ambiente da allarmare, dal livello di rischio e dalla possibilità di integrazione con altri impianti speciali. Ci sono:

Impianti cablati

Ideali per le nuove costruzioni o ristrutturazioni. Offrono affidabilità assoluta e zero interferenze. Perfetti per aziende, enti pubblici, scuole e ospedali.

Impianti wireless (senza fili)

Perfetti per edifici già esistenti o per interventi senza opere murarie abbattendone così il costo d’installazione. Hanno anche una manutenzione più semplice e si integrano facilmente con l’impianto di videosorveglianza.

Impianti ibridi

Sono una combinazione di impianti cablati e wireless: ideali per impianti complessi che richiedono un controllo centralizzato su più sistemi antintrusione.


Come avere un impianto antifurto a norma?

Gli impianti antifurto, come anche gli altri impianti speciali devono rispettare precise normative sia tecniche che legislative come:

  • CEI 79-3: riguardante la progettazione, installazione e manutenzione dell’impianto
  • CEI EN 50131: indica i livelli di sicurezza dei sistemi di allarme (Gradi 1–4).
  • DM 37/08: obbligo di affidarsi a professionisti abilitati con progetto e rilascio della dichiarazione di conformità.
  • GDPR UE 2016/679: rilevante in caso di integrazione con telecamere o registrazioni video.

Tamburo Progetti garantisce impianti certificati e conformi alle normative: si occupa della progettazione e del rilascio della documentazione completa dell’impianto.

Un impianto antifurto moderno non è solo un sistema di allarme, ma una rete intelligente di prevenzione e sicurezza.